GESTIONE EMERGENZA EVENTI INCIDENTALI

DESCRIZIONE

AZIONE DA INTRAPRENDERE / PROCEDURA DI RIFERIMENTO

INCENDIO MEZZO

Non c’è una regola precisa, in quanto molto dipende dalla natura dell’incendio, il quale però quasi sempre ha la sua sorgente nel motore oppure nel retro, nei pressi dello scarico.

Il secondo caso è frutto solitamente di disattenzione e quindi si può evitare: basta non parcheggiare l’auto oppure sostare, su un’area ad esempio in cui vi è della paglia o dell’erba secca, per evitare che il calore dello scarico possa dare inizio ad un principio di incendio. Dal motore invece le fiamme possono scaturire per un corto circuito o per una perdita di liquido infiammabile (come ad esempio olio).

E’ importante nel momento in cui si vede del fumo fuoriuscire dal vano motore (ma anche da qualsiasi parte dell’auto), spegnere immediatamente l’auto, ma senza togliere la chiave dal blocchetti di accensione, per evitare l’azionamento del bloccasterzo. Nel limite del possibile, mentre si sta guidando, portare l’auto in una zona di sicurezza, come uno spiazzo o nei pressi di un marciapiede, anche per consentire agli eventuali passeggeri di scendere e stare in una zona tranquilla ad una certa distanza dal pericolo.

Con un paio di guanti “robusti” (che è bene tenere in auto sempre) oppure con un panno non sintetico (un giubbotto ad esempio), è utile aprire il cofano lentamente per evitare che una eventuale fiammata possa avvolgere la persona e allontanarsi immediatamente per avere una visione più completa della situazione. Se le fiamme sono ritenute “gestibili”, con una coperta o con un tappetino dell’auto si può provare a soffocarle (non quindi a sventolare coperta o tappetino perché così si alimenta il fuoco) e nel caso è bene togliere la batteria, staccarla o alla peggio strappare i cavi per evitare cortocircuiti.

Se invece le fiamme sono più elevate, la cosa da fare immediatamente è chiamare i Vigili del Fuoco al numero 115 e allontanarsi dalla vettura, riparandosi magari dietro un muro o dietro un albero se presenti in zona.

Avendo a disposizione un piccolo estintore da auto è possibile intervenire direttamente sulla sorgente della fiamma, riducendo già di molto il principio di incendio.

 

SCOPPIO GOMMA

Ogni scoppio è pericoloso, sia sull’asse anteriore che posteriore. Quando si verifica lo scoppio dello pneumatico anteriore sentirai come un fortissimo strappo e il volante inizierà a tirare verso il lato dove la gomma è scoppiata. Per quanto riguarda lo scoppio dello pneumatico posteriore sentirai nel sedile un tremore e la parte posteriore della macchina inizierà tirare oppure inizierà a comportarsi come se fosse su una superficie scivolosa.

Cosa fare:

1.     Soltanto la corretta posizione dell’autista e tenere il volante con due mani permette di controllare l’automobile dopo lo scoppio dello pneumatico – sdraiarsi sul sedile o guidare con una mano sola può notevolmente tardare la reazione di difesa.

2.     Stai tranquillo – molte autovetture anche a velocità elevata mantengono l’equilibrio (specialmente le macchine con gli pneumatici con il profilo basso) se non si fanno i movimenti bruschi con il volante.

3.     Togli il piede dall’acceleratore lentamente – toglierlo velocemente porta la perdita di controllo

4.     Non premere il pedale del freno – è uno sbaglio grosso, di solito automaticamente proviamo a fermare il veicolo e questo aumenta ancora la forza che slitta la macchina verso un lato.

5.     Se ì hai il controllo sul veicolo, lascialo fermare lentamente – puoi iniziare la frenata già alla velocità di 40-50 km/h.

6.     Dopo lo scoppio dello pneumatico anteriore potete attentamente tirare la leva del freno a mano (solo nel caso che funzionasse nelle ruote posteriori!) – questo permette di spostare una parte del peso sulla parte posteriore e scaricare lasse anteriore.

7.     Una soluzione un po’ più difficile – se non puoi in nessun modo prendere il controllo sulla vettura DAI GAS – meno dinamica è la vettura – più gas dovresti dare – la difficoltà è superare la barriera psicologica che ci dice di fermare la macchina in situazione pericolosa.

La soluzione ottima è spingere il gas subito dopo lo scoppio degli pneumatici per prevenire i problemi gravi. Dopo la fase di accelerazione e stabilizzazione della vettura poco a poco togli il piede dall’acceleratore.

ATTENZIONE! E’ difficile mantenere il controllo sul volante che scappa con una mano sola anche per un momento – con la velocità elevata questo comportamento può causare la totale perdita di controllo sulla macchina.

 

INCIDENTE STRADALE IN CITTA’ SENZA FERITI

Se sei stato coinvolto in un incidente stradale senza feriti, per prima cosa devi pensare a metterti al sicuro, azionando le frecce d’emergenza e indossando il giubbotto catarifrangente prima di scendere dall’auto. Mettere il triangolo di emergenza per il pericolo. Se c’è il rischio che il mezzo ostruisca la circolazione, è necessario spostarlo sul margine destro della carreggiata, per non incorrere in una sanzione pecuniaria. In alcuni casi può essere necessario chiamare il soccorso stradale. Se invece i mezzi non creano alcun intralcio al traffico, bisogna attivarsi perché non vengano spostati in quanto la loro posizione potrebbe essere decisiva per le indagini. Altrimenti, si redige il Modulo di Constatazione Amichevole di Sinistro Stradale, chiamato anche CAI o CID, acronimo di Convenzione d’Indennizzo Diretto. Il c.d. modulo Blu, oltre a stabilire la colpa del sinistro, serve per mettere per iscritto quanto accaduto e per velocizzare la liquidazione del danno.

INCIDENTE IN AUTOSTRADA  

Se sei stato coinvolto in un incidente stradale in autostrada devi:

  • Mantenere la calma
  • Scendere dal veicolo e indossare il giubbotto ad alta visibilità e mettere in sicurezza se stessi e il veicolo, se possibile. La sicurezza è la prima cosa, quindi proteggersi dietro un guardrail può salvare la vita soprattutto per proteggersi dagli altri veicoli che arrivano
  • Stabilire il numero dei veicoli e delle persone coinvolti e controllare la presenza di feriti
  • Verificare la possibilità di ulteriori rischi d’incendio, d’esplosione o di incidenti a catena
  • Trasportare i feriti, sempre se possibile, in una zona più sicura e prestare loro i primi soccorsi chiedendo aiuto alle persone coinvolte e ai testimoni
  • Avvisare la Polizia, il Soccorso Medico, in caso di feriti, e il Soccorso Meccanico tramite le colonnine di soccorso e se troppo lontane usare il cellulare
  • Prestare soccorso è obbligatorio, ma se non è possibile, rallentare e sostare oltre l’incidente in un luogo sicuro e chiamare i soccorsi necessari

Incidente stradale con lesioni

Il Codice della Strada prevede l’obbligo di prestare soccorso in caso di incidente stradale con feriti, stabilendo una sanzione per chi non ottempera (art. 593 C.P.). L’obbligo di soccorso riguarda, secondo il codice penale, non solo chi è in qualche modo “coinvolto” nell’incidente, ma anche chi si trova a passare più tardi ed ha la chiara percezione dell’esistenza di feriti. Il “soccorso” richiesto dalla legge si sviluppa in più fasi e sul luogo dell’incidente, le azioni da svolgere sono le seguenti:

 

  1. “mettere in sicurezza”, cioè segnalare agli altri veicoli sopraggiungenti l’esistenza dell’incidente e dell’ostacolo sulla carreggiata. Tutti i mezzi possono essere utili, in particolare il parcheggiare in condizioni di sicurezza prima del luogo dell’incidente, l’accensione di tutte le luci, il triangolo di emergenza ecc., evitando però di mettere a repentaglio la propria vita.
  1.  “valutare sommariamente” la gravità dell’incidente, cioè stabilire approssimativamente il numero dei feriti e la gravità delle lesioni
  1. “informare” i servizi di soccorso, fornendo elementi il più possibile precisi sul luogo dell’incidente, tipo di veicoli coinvolti, numero di persone ferite, gravità delle lesioni, se i feriti sono bloccati all’interno del veicolo: 112 (Carabinieri), 113 (Polizia), 115 (Vigili del Fuoco), 118 (emergenza sanitaria)
  1. “prestare soccorso”, nei limiti delle proprie capacità e della prudenza. In questa fase, compiere operazioni incongrue potrebbe peggiorare le lesioni anche in modo grave.

GUASTO IN CITTA’ O SU STRADE URBANE

Come comportarsi in caso di guasto in città o su strade urbane:

  • Accendere le luci di emergenza
  • Indossare il giubbotto catarifrangente e posizionare il triangolo, segnale mobile di pericolo, ad una distanza di almeno cinquanta metri dal veicolo fermo. Il Codice stradale prevede che il triangolo debba essere visibile ad almeno cento metri dagli altri veicoli che sopraggiungono
  • Spostare il veicolo e metterlo in sicurezza, ma se non è possibile, scendere dopo aver indossato il giubbotto ad alta visibilità e raggiungere un luogo sicuro insieme ad eventuali passeggeri
  • Chiamare il soccorso stradale comunicando il luogo del pericolo e il nome della strada e attendere

GUASTO IN AUTOSTRADA  

Come comportarsi in caso di guasto in autostrada:

  • Accendere le luci di emergenza
  • Spostare il veicolo sulla corsia di emergenza o nelle apposite piazzole, se possibile, altrimenti segnalare opportunamente il pericolo agli altri veicoli che arrivano e spostarsi in un luogo più sicuro, magari dietro il guardrail
  • Indossare il giubbotto catarifrangente prima di scendere dal veicolo
  • Posizionare il triangolo dietro il veicolo fermo ad almeno cinquanta metri al fine di essere visibili per almeno cento metri come obbliga il Codice Stradale
  • Chiamare il soccorso stradale indicando esattamente la collocazione e la direzione e attendere
  

GESTIONE EMERGENZA ATTIVITA’ DI SCAVO

                                                                                             

1.         MODALITA’ ESECUTIVE

 

La presente procedura definisce le modalità operative e le responsabilità:

  • per la gestione delle attività di scavo all’interno di cantieri in funzione dell’attività svolta da IMPRESA COROMANO
  • per individuare e rispondere a potenziali incidenti e situazioni di emergenza e prevenire ed attenuare i rischi per la salute e la sicurezza che ne possono conseguire.

Si definisce “emergenza” tutto ciò che appare come condizione insolita e pericolosa, che può presentarsi in modi e tempi non completamente prevedibili.

Le tipologie di emergenza che IMPRESA COROMANO gestisce attualmente sono:

  • presenza di acqua nello scavo;
  • franamento dei fronti di scavo;
  • caduta dall’alto entro scavi;
  • asfissia per lavori entro spazi confinati;
  • fulminazione per presenza di linee elettriche;
  • franamento scavi causati da infiltrazioni di acqua per presenza di condotte idriche;
  • scoppio/incendio per presenza di condotte gas o irruzione di gas negli scavi;
  • rischio biologico per presenza di condotte fognarie;
  • rischi derivanti dalla presenza di sottoservizi non segnalati dagli enti gestori delle reti.

1.1.      MODALITA’ DI SCAVO

 

IMPRESA COROMANO dispone di mezzi d’opera all’avanguardia e sistemi di blindaggio dello scavo certificati ed ha definito una serie di verifiche passo-passo del progetto e del sito di intervento al fine di eseguire correttamente le attività di scavo ed i successivi controlli a scavo aperto, consistenti in:

  • verifiche preliminari del progetto e del sito al fine di individuare l’andamento plano altimetrico degli scavi rispetto alla morfologia del territorio ed agli spazi disponibili (possibilità di profilare lo scavo con angoli di sicurezza/blindaggio dello scavo);
  • verifica della relazione geologica/geotecnica al fine di evidenziare la stratigrafia dei terreni oggetto di scavo, la presenza di acque di falda, …;
  • verifica delle tavole grafiche messe a disposizione dagli enti gestori dei vari sottoservizi potenzialmente interferenti con gli scavi di progetto.

Al fine della gestione del cantiere in sicurezza IMPRESA COROMANO predispone transenne per la delimitazione dell’area di lavoro poste ad adeguata distanza dal ciglio in funzione anche del tipo di viabilità previsto (pedonale, mezzi d’opera, viabilità ordinaria su strada aperta al transito, …).

In avanzamento con la fase di realizzazione dello scavo e durante l’esecuzione dei successivi interventi entro scavo, IMPRESA COROMANO ha definito la necessità di eseguire controlli periodici dello scavo aperto in modo da valutarne tempestivamente una eventuale evoluzione negativa anche in funzione della situazione di contorno (possibile presenza di altri cantieri, …)

La verifica degli scavi avviene secondo la scheda di ispezione presente nel DVR.

RS, con il supporto di RSPP e la collaborazione di FAV, ha la responsabilità di:

  • informare e formare il personale operativo sulle modalità corrette di esecuzione degli scavi in funzione dei terreni attraversati e delle condizioni di contorno ipotizzabili promovendo incontri aziendali con illustrazione delle dispense informative e degli schemi di scavo standardizzati
  • informare e formare TC, AC, CS sulle modalità di gestione delle attività di scavo in relazione al caso specifico di appalto con studio preliminare del PSC redatto dal CSE (in particolare allegato tavola grafica degli scavi), delle situazioni di contorno e definizione dei profili di scavo e/o sistemi di blindaggio più appropriati.
  • verificare periodicamente lo stato di conservazione ed idoneità delle attrezzature di scavo e dei mezzi di blindaggio prefabbricati ed integrare la dotazione in funzione di eventuali aggiornamenti normativi od evoluzioni tecnologiche.

TC, AC, CS hanno la responsabilità di:

  • verificare le opere a progetto e le indicazioni fornite da DL e consulenti geologici e geotecnici
  • prendere contatto con i tecnici degli enti gestori di tutti i sottoservizi potenzialmente interferenti consultando anche le tavole grafiche messe a disposizione
  • analizzare lo stato dei luoghi ed adeguare gli schemi tipologici standardizzati al contesto di intervento
  • informare e formare il personale operativo sulle modalità corrette di esecuzione degli scavi illustrando i profili di scavo definiti con il CSE ed adottati ai fini della sicurezza
  • verificare l’integrità/idoneità delle attrezzature di cui si prevede l’utilizzo
  • verificare l’integrità/idoneità ed il corretto utilizzo dei DPI forniti alle squadre operative

AC, CS hanno la responsabilità di:

  • eseguire le verifiche preliminari sui luoghi di intervento eseguendo anche picchettamenti e segnalazioni in superficie in merito alla posizione e profondità dei sottoservizi potenzialmente interferenti
  • verificare l’apprendimento da parte delle squadre operative delle modalità di scavo in sicurezza e dei profili adottati con sequenza operativa
  • accertare periodicamente la presenza/assenza di acqua di falda o meteorica
  • verificare periodicamente lo stato di stabilità dei fronti di scavo e l’idoneità degli eventuali dispositivi di sostegno disponendone eventualmente l’integrazione o la sostituzione.
  • Vietare l’accesso dei lavoratori all’interno degli scavi in caso di qualsiasi dubbio circa la stabilità dei fronti di scavo allertando immediatamente TC che provvederà a chiedere l’assistenza di RS ed informerà CSE e DL.

A seguito di provvedimenti di sospensione dei lavori all’interno di scavi, la ripresa delle attività può riprendere solo con autorizzazione del TC.

 

1.2.      FORMAZIONE E INFORMAZIONE SPECIFICA PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE

Tutti gli addetti di IMPRESA COROMANO ricevono informazioni ed una adeguata formazione in merito alle attività di scavo ed alle emergenze che si possono verificare nei luoghi di lavoro o durante lo svolgimento delle attività di cantiere.

Le informazioni e la formazione viene somministrata con diverse modalità in relazione alle funzioni svolte dagli addetti:

  • formazione per primo soccorso e antincendio secondo modalità stabilite da specifiche normative;
  • formazione per l’esecuzione in sicurezza degli scavi e protezione degli stessi in funzione dei terreni effettivamente attraversati e del contesto di intervento svolta da TC in collaborazione con RSPP, RLS e consulenti esterni con:
    • illustrazione delle normative di riferimento (CdS, D.Lgs. 81/08) con analisi dei rischi propri delle attività di scavo;
    • illustrazione delle caratteristiche geomeccaniche dei terreni con schemi grafici di situazioni di rischio ricorrenti e misure di prevenzione da porre in atto;
    • illustrazione dei profili di scavo di sicurezza in relazione alla tipologia di terreno attraversato, dei sistemi di sostegno degli scavi e di emungimento di acque di falda e/o meteoriche;
    • distribuzione di dispense tematiche informative e di guida per l’esecuzione delle ispezioni degli scavi;
    • prove pratiche di impostazione del cantiere con presenza di scavi con definizione degli spazi minimi necessari in funzione dei profili di scavo da adottare e delle attrezzature da utilizzare, presenza di sottoservizi, segnalamento in avanzamento dei lavori e protezioni del ciglio provvisorie e definitive, sistemi di blindaggio degli scavi (palancolati, casseformi autoaffondanti, armature puntuali in legname, …).

1.3.      MATERIALE DI PRONTO INTERVENTO IN PRESENZA DI EMERGENZE

 

In ciascun cantiere con presenza di scavi sono presenti e disponibili:

  • cassette di pronto soccorso conformi alle norme vigenti;
  • dispositivi antincendio (estintori) regolarmente mantenuti;
  • p.i. adeguati di tipo ad alta visibilità ed impermeabili, imbracature di sicurezza;
  • barriere per la protezione del ciglio di scavo;
  • motopompe o elettropompe per eventuale emungimento di acqua di falda e/o meteorica;
  • numeri di primo intervento degli enti gestori dei sottoservizi potenzialmente interferenti;
  • analizzatori portatili multi gas per la verifica della qualità dell’aria da eseguirsi in scavi profondi ed in prossimità di condotte gas, fognature, …
  • telefoni e sistema di comunicazione collegato a ponte radio aziendale a bordo dei mezzi.

I mezzi utilizzati per le attività di cantiere vengono dotati di kit per gli interventi di emergenza con particolare riguardo all’incendio ed agli interventi di pronto soccorso.

RSPP, TC, AC e CS sono responsabile della verifica periodica della costante disponibilità di materiali e dispositivi di intervento per le emergenze in cantiere, della corretta distribuzione agli addetti, della manutenzione dei dispositivi e della conformità delle dotazioni degli automezzi.

 

1.4.      GESTIONE DELLE EMERGENZE

 

2.4.1 Franamento dei fronti di scavo

AC e/o CS provvede ad inizio e termine di ciascun turno di lavoro oltre che nel corso delle attività lavorative, ad una verifica complessiva di:

  • stabilità del fronte di scavo eseguito secondo i profili di sicurezza previsti a progetto o blindati con armature di sostegno di tipo prefabbricato od in opera;
  • assenza di sovraccarichi permanenti non previsti (depositi di materiale, …);
  • assenza di sovraccarichi temporanei (transito o sosta autoveicoli, …) in aree che possono influenzare la stabilità dello scavo (mantenere in essere le delimitazioni specifiche previste in fase di definizione dell’accantieramento e redazione del POS).

AC e/o CS esegue la verifica degli scavi secondo la scheda di ispezione presente nel DVR.

Qualora nonostante le precauzioni messe in atto, si verifichino situazioni di emergenza, AC e/o CS in presenza di franamento dei fronti di scavo dispone:

  • l’immediata sospensione dei lavori con allontanamento dei lavoratori dalla zona;
  • la messa in sicurezza dell’area interessata dall’emergenza con identificazione della zona di influenza della frana e posizionamento di delimitazioni atte ad interdire l’accesso a chiunque non autorizzato;
  • la predisposizione di percorsi di emergenza al fine di agevolare l’intervento di unità di pronto soccorso e di recupero.

AC e/o CS in presenza di emergenza di franamento degli scavi con interessamento di addetti o di terzi chiama tempestivamente gli Enti esterni di pronto soccorso ed i Vigili del fuoco e coordina le attività di evacuazione dei luoghi dove necessario.

Il soccorso da portare ad even­tuali lavoratori coinvolti dall’incidente deve avvenire con attrezzature e mezzi idonei e con l’uso di dispo­sitivi di protezione individuali atti ad agevolare le operazioni di recupero (imbracature di sicurezza) che, nei casi di grave entità, devono essere eseguite esclusivamente da addetti specializzati di pronto soccorso ed intervento.

AC e/o CS fornisce agli Enti esterni che intervengono informazioni sui luoghi oggetto della emergenza.

TC in collaborazione con RS, DL, CSE ed eventuali consulenti geologici/geotecnici programma gli interventi tecnici necessari per rimettere in sicurezza lo scavo.

AC e/o CS, tramite il TC comunica sempre l’evento a RS, che lo riferisce a RSPP.

 

2.4.2 Caduta dall’alto entro scavi

 

AC e/o CS provvede ad inizio e termine di ciascun turno di lavoro ad una verifica complessiva circa la presenza delle delimitazioni di interdizione del ciglio di scavo che non devono presentare soluzione di continuità e devono risultare integre e ben stabili.

Qualora nonostante le precauzioni messe in atto, si verifichino situazioni di emergenza, AC e/o CS in presenza di caduta dall’alto entro scavi dispone:

  • l’immediata sospensione dei lavori con allontanamento dei lavoratori dalla zona;
  • la messa in sicurezza dell’area interessata dall’emergenza con delimitazioni atte ad interdire l’accesso a chiunque non autorizzato;
  • la predisposizione di percorsi di emergenza al fine di agevolare l’intervento di unità di pronto soccorso e di recupero.

AC e/o CS in presenza di emergenza di entità limitata, effettua una prima valutazione in merito alla possibilità di intervento diretto con i dispositivi presenti sugli automezzi o in cantiere (cassetta di pronto soccorso).

AC e/o CS in presenza di emergenza di grave entità, chiama tempestivamente gli Enti esterni di pronto soccorso ed i Vigili del fuoco e coordina le attività di evacuazione dei luoghi dove necessario.

Il soccorso da portare ad even­tuali lavoratori coinvolti dall’incidente deve avvenire con attrezzature e mezzi idonei e con l’uso di dispo­sitivi di protezione individuali atti ad agevolare le operazioni di recupero (imbracature di sicurezza) che, nei casi di grave entità, devono essere eseguite esclusivamente da addetti specializzati di pronto soccorso ed intervento.

AC e/o CS fornisce agli Enti esterni che intervengono informazioni sui luoghi oggetto della emergenza.

AC e/o CS, tramite il TC comunica sempre l’evento a RS, che lo riferisce a RSPP.

 

GESTIONE EMERGENZE CANTIERI STRADALI

                                                                                              

1.         MODALITA’ ESECUTIVE

La presente procedura definisce le modalità operative e le responsabilità:

  • per la gestione dei cantieri stradali in funzione dell’attività svolta da IMPRESA COROMANO
  • per individuare e rispondere a potenziali incidenti e situazioni di emergenza e prevenire ed attenuare i rischi per la salute e la sicurezza che ne possono conseguire.

Si definisce “emergenza” tutto ciò che appare come condizione insolita e pericolosa, che può presentarsi in modi e tempi non completamente prevedibili.

Le tipologie di emergenza che IMPRESA COROMANO gestisce attualmente sono:

  • incidente e/o scoppio/incendio su strada;
  • investimento di addetti nella fase di allestimento/ rimozione della segnaletica temporanea e/o incidente stradale occorso agli addetti od a terzi per attività svolte in strade aperte al traffico;
  • carenze di leggibilità della segnaletica posta in opera e/o scarsa visibilità/mancato funzionamento della segnaletica luminosa di presegnalamento;
  • mancato funzionamento di impianto semaforico;
  • ingombri occasionali della sede stradale oltre i limiti del cantiere.

1.1.      MODALITA’ DI SEGNALAMENTO

IMPRESA COROMANO ha definito una dotazione di segnaletica standard per allestire il cantiere stradale tipo in conformità a quanto previsto dal CdS e Regolamento di attuazione, consistente in:

  • cartelli stradali verticali con relativi cavalletti di posizionamento e zavorre da installare su entrambi i sensi di marcia comprendenti:
    • cartello lavori
    • limite di velocità
    • divieto di sorpasso
    • strettoia
    • diritto di precedenza e relativo obbligo di dare la precedenza da posizionare sul senso opposto di marcia
    • frecce direzionali
    • fine prescrizioni
    • coni e defleco ad alta visibilità per delimitazione carreggiata e separazione delle corsie di marcia;
  • bandiere di segnalamento per rallentamento della velocità di transito dei veicoli;
  • palette verdi/rosse per gestione del regime di senso unico alternato;
  • transenne per la delimitazione dell’area di lavoro;
  • lampade di colore rosso a luce fissa per indicazione degli ostacoli e di colore arancione a luce intermittente per segnalazione delle frecce direzionali e dei lati longitudinali del cantiere.

I segnali stradali per cantiere tipo sono tenuti a bordo dei furgoni attrezzati in modo da essere disponibili al bisogno oltre che c/o la sede a deposito al fine di consentire integrazioni e/o sostituzioni eventuali in caso di più cantieri, danneggiamenti, necessità particolari di segnalazione.

Oltre alla dotazione standardizzata IMPRESA COROMANO dispone c/o la sede di impianti semaforici, impianti di illuminazione intermittente sequenziale, new-jersey in polietilene bicolore bianco/rosso ed in cemento per la delimitazione delle aree di lavoro; il tutto da predisporre in funzione della tipologia di lavoro effettivamente da svolgere, del tipo di strada interessato, del traffico veicolare di riferimento.

Gli addetti alla posa ed alla rimozione del materiale segnaletico sono dotati di indumenti ad alta visibilità.

 

RSPP hanno la responsabilità di :

  • informare e formare il personale operativo sulle modalità corrette di presegnalamento del cantiere stradale generico promovendo incontri aziendali con illustrazione delle dispense informative e degli schemi segnaletici standardizzati
  • informare e formare TC, AC, CS sulle modalità di gestione del cantiere stradale in relazione al caso specifico di appalto con studio preliminare delle situazioni di contorno e definizione degli schemi segnaletici più appropriati.
  • verificare periodicamente lo stato di conservazione ed idoneità dei dispositivi di presegnalamento del cantiere stradale ed aggiornare la dotazione in funzione di eventuali aggiornamenti normativi od evoluzioni tecnologiche.

TC, AC, CS hanno la responsabilità di :

  • analizzare lo stato dei luoghi ed adeguare gli schemi tipologici standardizzati al contesto di intervento
  • informare e formare il personale operativo sulle modalità corrette di presegnalamento del cantiere stradale illustrando gli schemi segnaletici adottati
  • verificare l’integrità/idoneità ed il corretto utilizzo dei DPI forniti alle squadre operative
  • verificare l’integrità/idoneità dei cartelli e dei dispositivi di presegnalamento di cui si prevede l’utilizzo

AC, CS hanno la responsabilità di :

  • verificare l’apprendimento da parte delle squadre operative delle modalità di posa in sicurezza della segnaletica stradale
  • verificare periodicamente lo stato di conservazione ed idoneità dei dispositivi di presegnalamento del cantiere stradale posti in opera disponendone eventualmente la pulizia o la sostituzione.

1.2.      FORMAZIONE E INFORMAZIONE SPECIFICA PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE

Tutti gli addetti di IMPRESA COROMANO ricevono informazioni ed una adeguata formazione in merito alle emergenze che si possono verificare nei luoghi di lavoro o durante lo svolgimento delle attività di cantiere.

Le informazioni e la formazione viene somministrata con diverse modalità in relazione alle funzioni svolte dagli addetti:

  • formazione per primo soccorso e antincendio secondo modalità stabilite da specifiche normative;
  • formazione per la gestione dei cantieri stradali in sicurezza svolta da TC in collaborazione con RSPP, RLS e consulenti esterni con:
    • illustrazione delle normative di riferimento (CdS, D.Lgs. 81/08);
    • illustrazione degli schemi segnaletici ricorrenti con modalità di posa in sicurezza in strade con presenza di traffico veicolare;
    • distribuzione di dispense tematiche informative;
    • prove pratiche di impostazione del cantiere stradale e di segnalamento mediante utilizzo di bandiere di segnalazione e palette verdi/rosse per gestione traffico.

1.3.      MATERIALE DI PRONTO INTERVENTO IN PRESENZA DI EMERGENZE

In ciascun cantiere stradale sono presenti e disponibili:

  • cassette di pronto soccorso conformi alle norme vigenti;
  • dispositivi antincendio (estintori) regolarmente mantenuti;
  • p.i. adeguati di tipo ad alta visibilità;
  • bandiere di segnalamento per rallentamento della velocità di transito dei veicoli;
  • palette verdi e rosse per gestione del regime di senso unico alternato;
  • telefoni e sistema di comunicazione collegato a ponte radio aziendale a bordo dei mezzi.

I mezzi utilizzati per le attività di cantiere vengono dotati di kit per gli interventi di emergenza con particolare riguardo all’incendio ed alla predisposizione del cantiere stradale.

RSPP, TC, AC e CS sono responsabile della verifica periodica della costante disponibilità di materiali e dispositivi di intervento per le emergenze in cantiere stradale, della corretta distribuzione agli addetti, della manutenzione dei dispositivi e della conformità delle dotazioni degli automezzi.

1.4.      GESTIONE DELLE EMERGENZE

2.4.1 Scoppio / Incendio

AC e/o CS in presenza di emergenza di entità limitata, effettua una prima valutazione in merito alla possibilità di intervento diretto con i dispositivi presenti sugli automezzi o in cantiere (estintori).

AC e/o CS in presenza di emergenza di grave entità, chiama tempestivamente gli Enti esterni di pronto soccorso ed i Vigili del fuoco e coordina le attività di evacuazione dei luoghi dove necessario.

AC e/o CS fornisce agli Enti esterni che intervengono informazioni sui luoghi e materiali presenti oggetto della emergenza.

AC e/o CS, tramite il TC comunica sempre l’evento a RSPP.

 

2.4.2 Investimento di addetti / incidente stradale

AC e/o CS in presenza di emergenza di entità limitata, effettua una prima valutazione in merito alla possibilità di intervento diretto con i dispositivi presenti sugli automezzi o in cantiere (cassette di primo soccorso).

AC e/o CS in presenza di emergenza di grave entità, chiama tempestivamente gli Enti esterni di pronto soccorso e di pubblica sicurezza (Vigili Urbani e/o Polizia Stradale).

AC e/o CS fornisce agli Enti esterni che intervengono informazioni sui luoghi e materiali presenti oggetto della emergenza.

In qualsiasi caso AC e/o CC coordina le attività di messa in sicurezza del cantiere disponendo sui due sensi di marcia personale con indumenti ad alta visibilità munito di bandiere di segnalazione e palette verdi/rosse per gestione del traffico.

AC e/o CS, tramite il TC comunica sempre l’evento a RSPP.

2.4.3 Carenze di leggibilità della segnaletica /  scarsa visibilità/mancato funzionamento dei dispositivi luminosi e/o delle postazioni semaforiche

AC e/o CS provvedono ad inizio e termine di ciascun turno di lavoro ad una verifica complessiva delle condizioni di leggibilità e funzionamento dei cartelli e dispositivi posti in opera.

In caso di scarsa leggibilità della segnaletica AC e/o CS, in funzione della carenza riscontrata dispone:

  • la pulitura dei cartelli con lavaggio ad acqua della superficie;
  • il ripristino in verticalità riposizionando il cavalletto di supporto e la relativa zavorra;
  • la sostituzione dei cartelli danneggiati con altri integri.

In caso di scarsa visibilità/mancato funzionamento dei dispositivi luminosi AC e/o CS, in funzione della carenza riscontrata dispone:

  • l’accensione del sistema crepuscolare delle lampade;
  • la pulitura delle lampade con lavaggio ad acqua della superficie;
  • la sostituzione delle batterie con messa in carica di quelle esauste per il riutilizzo;
  • la sostituzione delle lampade danneggiate con altre integre.

 In caso di mancato funzionamento delle postazioni semaforiche AC e/o CS, in funzione della carenza riscontrata dispone:

  • la sostituzione delle batterie con messa in carica di quelle esauste per il riutilizzo;
  • la pulitura delle luci con lavaggio ad acqua della superficie;
  • la sostituzione delle lampadine esauste con altre integre;
  • la sostituzione dell’intera postazione semaforica per guasti non risolvibili nell’immediato (centralina di comando, temporizzatore/sincronizzatore, …) con altra postazione funzionante.

In caso di guasti o scarsa visibilità della postazione semaforica una squadra con palette verdi/rosse gestisce il transito alternato nel tratto di interesse sino ad avvenuto ripristino delle condizioni di sicurezza.

In qualsiasi caso AC e/o CC coordina le attività di messa in sicurezza del cantiere disponendo sui due sensi di marcia personale con indumenti ad alta visibilità munito di bandiere di segnalazione e palette verdi/rosse per gestione del traffico.

AC e/o CS, tramite il TC comunica sempre l’evento a RSPP.

2.4.4 Ingombri occasionali della sede stradale oltre i limiti definiti di cantiere

AC e/o CS in caso di necessità di uscire con mezzi o carichi sospesi al di fuori del limite definito e delimitato del cantiere stradale, di volta in volta, in funzione della specifica esigenza, dispone:

  • coppia di movieri con indumenti ad alta visibilità muniti di bandiere di segnalazione e palette verdi/rosse disposti uno per senso di marcia a distanza almeno pari al doppio dell’ingombro del mezzo/carico sospeso per l’interruzione temporanea del transito pedonale/veicolare nella zona oggetto di manovre;
  • assistenza a terra per le fasi manovra e movimentazione al fine di agevolare le operazioni di autisti/gruisti, riducendo i disagi alla viabilità ordinaria con riduzione dei tempi di intervento ed aumentando la sicurezza;
  • accompagnamento per i mezzi che fuoriuscendo dal cantiere devono raccordarsi ad altre postazioni di lavoro su strada poste in altra posizione della carreggiata.

2.4.5 Controllo sul cantiere da parte dei tecnici.

TC mensilmente esegue dei controlli registrati su Modulo CLK. In caso di esito negativo, quando ritenuto necessario, viene aperta una NC. I moduli Check list compilati vengono archiviati da SSGI.

 

GESTIONE EMERGENZE SOSTANZE PERICOLOSE

                                                                                              

1.         MODALITA’ ESECUTIVE

La presente procedura definisce le modalità operative e le responsabilità:

  • per la gestione delle sostanza pericolose presenti in  IMPRESA COROMANO
  • per individuare e rispondere a potenziali incidenti e situazioni di emergenza e prevenire ed attenuare l’impatto ambientale o i rischi per la salute e la sicurezza che ne possono conseguire.

Si definisce “emergenza” tutto ciò che appare come condizione insolita e pericolosa, che può presentarsi in modi e tempi non completamente prevedibili.

Le tipologie di emergenza che IMPRESA COROMANO gestisce attualmente sono:

  • incidente e/o scoppio/incendio su strada, presso un cantiere o in sede,
  • perdita di materiali/rifiuti su suolo impermeabile (strade, piazzali, ecc.) o permeabile
  • rottura accidentale di tubazioni interrate
  • perdita di fluidi o materiali solidi durante l’esecuzione di scavi
  • rottura della conduttura di gas metano in sede.
  • Rottura della pistola erogatrice di gasolio o indicente interno con sversamento di gasolio in suolo.

1.1.      PRODOTTI PERICOLOSI

 

IMPRESA COROMANO detiene presso la sede di Fratta Terme piccoli quantitativi di prodotti potenzialmente pericolosi, consistenti in:

  • alcune taniche in metallo o PE per la benzina da utilizzare per l’alimentazione dei generatori di corrente da cantiere;
  • olio diatermico (generalmente 2-3 fusti da 25 KG);
  • alcune confezioni spray di lubrificanti e antiossidanti per circuiti elettrici e alcune confezioni spray di vernice usata come evidenziatori nei cantieri.
  • N°2 cisterne di gasolio per il rifornimento dei mezzi;
  • camion contenenti emulsione bituminosa;
  • Tubazione di gas metano di servizio alla centrale termica.
  • Pacchi di batterie e sistema di ricarica

Le confezioni di prodotti pericolosi sono tenute presso il deposito in un’area opportunamente identificata, conservate in scaffalature con indicazione visibile della presenza di tali prodotti.

Le taniche di benzina e di olio diatermico sono conservate entro vasche di contenimento per evitare perdite durante le operazioni di travaso o dovute a rotture accidentali, sia per il loro riempimento sia per il travaso in altri contenitori da asporto.

Presso i cantieri Impresa Coromano possiede taniche di gasolio per il rifornimento dei gruppi di continuità.

RA ha la responsabilità di:

  • raccogliere e tenere aggiornate le schede di sicurezza dei prodotti pericolosi;
  • informare e formare il personale operativo sulle modalità di conservazione, detenzione, uso e manipolazione, raccolta e smaltimento dei residui;
  • di verificare periodicamente lo stato di pulizia della vasca di contenimento e provvedere all’occorrenza alla sua pulizia.
  • verificare che le cisterne di gasolio non si deteriorino e verificare che siano mantenuti i presidi di sicurezza ai sensi della legislazione vigente.
  • Valutare periodicamente lo stato delle cisterne dei mezzi al fine di evitare pericoli di sversamento accidentale in sede e fuori sede.
  • informare e formare il personale circa la modalità della gestione delle situazioni potenzialmente pericolose.

Il RA è coadiuvato nel suo esercizio dai preposti aziendali di cui sarà il coordinatore.

Il RA deve tenere aggiornati i registri dei controlli e delle verifiche periodiche qualora per legge o per via della pericolosità intrinseca si possano ipotizzare possibili situazioni di emergenza ambientale e per la sicurezza sui luoghi di lavoro.

 

1.2.      FORMAZIONE E INFORMAZIONE SPECIFICA PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE

 

Tutti gli addetti di IMPRESA COROMANO ricevono informazioni ed una adeguata formazione in merito alle emergenze che si possono verificare nei luoghi di lavoro o durante lo svolgimento delle attività di cantiere.

Le informazioni e la formazione viene somministrata con diverse modalità in relazione alle funzioni svolte dagli addetti (formazione per primo soccorso e antincendio secondo modalità stabilite da specifiche normative, formazione per la prevenzione e la gestione delle emergenze ambientali e sicurezza svolte dal personale specializzato e ad opera dei preposti ai lavori). Una volta all’anno, vengono eseguite prove pratiche di evacuazione e di emergenza sversamento sostanze pericolose.

 

1.3.      MATERIALE DI PRONTO INTERVENTO IN PRESENZA DI EMERGENZE

 

Presso la sede sono presenti e disponibili:

  • cassette di pronto soccorso conformi alle norme vigenti;
  • dispositivi antincendio (estintori) regolarmente mantenuti;
  • P.I. adeguati
  • materiali assorbenti specifici per idrocarburi e per oli.

I mezzi utilizzati per le attività di cantiere vengono dotati di kit per gli interventi di emergenza con particolare riguardo all’incendio ed alla perdita di sostanze liquide sul suolo.

RSPP e/o Preposti sono responsabili della verifica periodica della costante disponibilità di materiali e dispositivi di intervento per le emergenze in magazzino, della corretta distribuzione nei locali e agli addetti, della manutenzione dei dispositivi e della conformità delle dotazioni degli automezzi.

 

1.4.      GESTIONE DELLE EMERGENZE

 

2.4.1 Scoppio / Incendio

L’Addetto antincendio in caso di emergenza di entità limitata, effettua una prima valutazione in merito alla possibilità di intervento diretto con i dispositivi presenti nei locali, sugli automezzi o in cantiere (estintori).

L’Addetto antincendio, in presenza di emergenza di grave entità, chiama tempestivamente gli Enti esterni di pronto soccorso ed i Vigili del fuoco, avvisa il preposto ai lavori e coordina le attività di evacuazione dei luoghi dove necessario.

Il Preposto ai lavori fornisce agli Enti esterni che intervengono informazioni sui luoghi e materiali presenti oggetto della emergenza.

Il Preposto comunica sempre l’evento a RSPP.

L’addetto alla squadra antincendio deve anche valutare eventuali sversamenti accidentali di sostanze inquinanti e provvedere ad un loro contenimento mediante sabbie idonee inerti.

 

2.4.2 Perdita/dispersione dei materiali

In presenza di un evento che determini una perdita/dispersione di materiali il preposto tiene il seguente comportamento.

In presenza di materiali solidi il preposto interviene direttamente organizzando il recupero dei materiali dispersi, con personale proprio se si tratta di quantitativi limitati, con l’ausilio di ditte terze per la rimozione di maggiori quantitativi o di materiali ingombranti; in caso di intervento di ditte terze il preposto ha la responsabilità di informare queste sulla natura ed eventuale pericolosità dei materiali da recuperare.

In presenza di sostanze liquide (idrocarburi, oli, ecc.), se queste sono disperse su superfici impermeabili (piazzali, pavimentazioni di locali, strade), e si tratta di quantitativi limitati, il Preposto interviene direttamente organizzando la raccolta delle sostanze disperse con materiali assorbenti specifici, disponibili sia presso le sedi sia sugli automezzi, e quindi gestisce i rifiuti derivati dall’intervento secondo la procedura PQ. 10 (gestione dei rifiuti).   Se i quantitativi sono rilevanti il Preposto  richiede l’intervento di ditte terze specializzate per l’aspirazione del materiale disperso e l’eventuale lavaggio delle superfici interessate.   In attesa dell’arrivo dei mezzi di intervento il Preposto  interviene direttamente con materiali assorbenti specifici o altri dispositivi per contenere la dispersione dei liquidi ed evitare l’eventuale contaminazione di fogne o fossi.

Se la dispersione dei liquidi interessa superfici permeabili (terreni, fossi, ecc.) il Preposto  attua immediatamente un intervento di messa in sicurezza d’urgenza per rimuovere o isolare le fonti di contaminazione in attesa degli interventi di rimozione con mezzi speciali (autospurgo, ecc.).

In particolare:

  • se i quantitativi sono limitati, provvede alla loro rimozione con i mezzi a disposizione e provvede inoltre alla rimozione della superficie contaminata; tutto il materiale prodotto dall’intervento viene raccolto e smaltito come rifiuto secondo la procedura PQ .10 (gestione dei rifiuti);
  • se i quantitativi sono rilevanti IL Preposto provvede a delimitare con i mezzi a disposizione il materiale disperso e richiede d’urgenza l’intervento di ditte terze specializzate per l’aspirazione del materiale e la rimozione delle superfici contaminate; tutto il materiale prodotto dall’intervento viene raccolto e smaltito come rifiuto secondo la procedura PQ .10 (gestione dei rifiuti).

Appena possibile il Preposto  segnala l’emergenza accaduta a RA il quale entro 24 ore dall’evento invia comunicazione di potenziale contaminazione di sito a mezzo raccomandata al Comune, alla Provincia e alla Regione, nella quale indicare gli interventi che si intendono adottare.

Se gli interventi adottati ripristinano le condizioni ambientali antecedenti l’evento, nei giorni successivi, col limite massimo di 30 giorni, RA invia agli stessi Enti una Relazione Tecnica nella quale vengono descritti gli interventi effettivamente eseguiti, ed una autocertificazione di avvenuto ripristino della situazione antecedente l’evento con annullamento della comunicazione effettuata.

Se gli interventi adottati non risolvono la contaminazione del suolo, nei giorni successivi, col limite massimo di 30 giorni, RA invia agli stessi Enti una Relazione Tecnica con un progetto di bonifica secondo criteri stabiliti dal D.lgs 152/06.

 

1.4.3.         Rottura di una conduttura di gas metano

In presenza di una rottura accidentale di una tubazione, il personale deve immediatamente informare il Preposto che valuta la situazione, interviene facendo evacuare la zona.

Il preposto chiama immediatamente i Vigili del Fuoco e rimane di presidio per fare in modo che nessuna persona si avvicini senza autorizzazioni.

Il preposto avvisa immediatamente l’Ente erogatore del Servizio in modo da intercettare la valvola immediatamente a monte della falla.

Si verifica la mancanza di atmosfera potenzialmente esplosiva e si eseguono le riparazioni dovute.

A fine lavori, si verifica che non vi siano delle falle sulla tubazione. Si verifica che non vi siano errori nella segnalazione delle tubazioni rispetto al progetto, quindi si procede al proseguimento dello scavo.

Si esegue una valutazione dell’incidente al riesame.

 

1.4.4.         Rottura di di elettrodotto interrato

In presenza di una rottura accidentale di una tubazione, il personale deve immediatamente informare il Preposto che valuta la situazione, interviene facendo evacuare la zona.

Si procede alla verifica di parti in tensione che possano esporre a rischi di elettrocuzione per contatti indiretti.

Si avvisa immediatamente l’Ente erogato del servizio in quanto ponga fuori tensione la tratta danneggiata. Si provvede alla rimozione della attrezzatura in contatto a in prossimità della conduttura.

Si provvede alla manutenzione della conduttura e messa in sicurezza del presidio danneggiato prima di riprendere le attività.

Si esegue una valutazione dell’incidente al riesame.

 

1.4.5.         Rottura della pistola erogatrice di gasolio / incidente tra mezzo in manovra e cisterna gasolio

 

In caso di incidente tra un mezzo e le cisterne di gasolio piuttostocché la rottura della pistola erogatrice di gasolio, è possibile che vi sia  uno sversamento di liquido di gasolio pericoloso per la sicurezza e l’ambiente.

In tal caso il personal deve procedere come segue:

Chiamare immediatamente il RM che interviene valutando la situazione e:

allontanare in modo sicuro elementi possibili fonti di incendio e contenere lo sversamento con apposite sabbie assorbenti.